Stiamo lavorando con e per diverse aziende in questo periodo. Tante stanno rimodulando gli spazi aziendali perché sentono l’esigenza di ricalibrare gli spazi, anche a seguito del COVID, e si appoggiano a noi per spostare, tenere in deposito e rimontare i loro uffici. Alcune perché hanno necessità di meno spazio visto che lo smartworking ha iniziato ad essere una parte integrante della loro quotidianità lavorativa, altre scelgono di ristruttrare gli ambienti e ricrearli in ottima migliorativa. E sono tanti gli aspetti da tener presente
Ti abbiamo già parlato di come scegliere gli arredi del tuo ufficio o di come organizzare il trasloco.
Oggi analizziamo un aspetto centrale della vita d’ufficio a cui però, spesso, non si presta la giusta attenzione: l’inquinamento acustico.
Inquinamento acustico e nuove soluzioni per il tuo ufficio
L’ufficio è il luogo dove, mediamente, trascorriamo un terzo della nostra giornata. Una gran bella fetta del nostro tempo.
E siamo sempre a contatto con altre persone. Questo può portare ad un problema tipico dei luoghi affollati o di grandi dimensioni che è proprio l’inquinamento acustico. Gli ambienti comunitari sono spesso soggetti ad eccessivo rumore, di fondo o ambientale, che può andare a pregiudicare il lavoro e i lavoratori.
I rischi della prolungata esposizione a questo tipo di inquinamento spesso viene sottovalutato, ma non andrebbe fatto. I rumori, anche se costanti, possono creare problemi all’udito dei lavoratori.
Si può richiedere una perizia fonometrica per capire qual è il livello di inquinamento acustico presente nei tuoi uffici. E se sei in fase di ridefinizione degli spazi, puoi seguire alcune accortezze che ti aiuteranno a ridurlo. Con la minimizzazione del rischio e un aumento anche della produttività.
L’assenza di silenzio è spesso, infatti, causa di distrazioni e stress, che possono portare ad errori facilmente evitabili e ad un rallentamento della produzione.
E attenzione, non stiamo parlando solo di rumore eccessivo e assordante. Non è necessario arrivare a questi livelli, ci sono rumori, anche di bassa intensità, che interrompono il flusso di lavoro e interferiscono quindi con la produttività e la concentrazione, come ad esempio gli squilli del telefono o le conversazioni.
Si parla in questo caso, più che di inquinamento acustico vero e proprio, più di fastidio acustico.
Una condizione che tende a interferire con la concentrazione di un soggetto, distraendolo dal compito specifico che stava svolgendo.
Ovviamente, in fase di progettazione di un nuovo ufficio va ragionato anche in merito a questo aspetto, per minimizzare l’inquinamento acustico e l’impatto dei rumori che possono provocare fastidio acustico..
Come?
Per realizzare uffici con buon confort acustico bisognerebbe, per quanto possibile, privilegiare gli uffici a vano chiuso.
Quando questo non fosse possibile bisogna posizionare gli strumenti di lavoro dove interferiscano meno sulla concentrazione dei lavoratori. Evitare quindi di mettere ad esempio le fotocopiatrici negli angoli (che possono amplificarne il rumore) , utilizzare i mobili sulle pareti che dividono un ufficio con l’altro per assorbire, per quanto possibile, i suoni e le conversazioni, utilizzare materiali fonoassorbenti.
I nuovi tempi portano a nuove soluzioni per lo spazio condiviso.
Per non rinunciare ad uffici aperti e zone di condivisione si possono prevedere degli spazi appositi che garantiscano privacy e tranquillità in quei momenti in cui il silenzio è obbligatorio.
Ne abbiamo montati alcuni, ad esempio, nei lavori che abbiamo svolto per le aziende nell’ultimo periodo.
Permettici di aiutarci a migliorare i tuoi uffici grazie alla nostra esperienza.
Raccontaci il tuo progetto e chiedici cosa possiamo fare per te attraverso il modulo che trovi nella sezione contatti.