Dopo aver effettuato un trasloco è necessario pensare alle utenze da attivare. Per fare ciò bisogna provvedere al cambio intestatario in bolletta. Un’operazione assolutamente semplice ma che richiede una determinata procedura tra documenti e pratiche burocratiche.
Vediamo in questo articolo la mini-guida per effettuare l’operazione e procedere all’attivazione delle utenze nel modo corretto.
Come effettuare il cambio intestatario in bolletta?
Quando si cambia casa e si effettua il trasloco, si vive sempre un momento di emozione misto a confusione. Soprattutto per le molte faccende da sbrigare. Prima di godersi la propria abitazione è necessario fare richiesta di cambio intestatario in bolletta. A tal proposito, se vuoi approfondire l’argomento puoi anche consultare la pagina dedicata al cambio intestatario in bolletta.
Ecco come fare la richiesta:
- Contattare l’azienda competente che si occupa della fornitura.
- Se il contatore è ancora attivo sarà necessaria la voltura, per il semplice cambio di intestatario. Al contrario, se fosse disattivato, bisognerà riattivare il tutto tramite un’operazione chiamata subentro.
- Fatta la richiesta sarà necessario compilare vari moduli e fornire diversi dati (che vedremo nel paragrafo seguente).
Una volta portate a termine le varie operazioni potrai goderti la nuova casa.
I documenti necessari per il cambio intestatario in bolletta
Vediamo ora quali sono i dati e documenti necessari per effettuare il cambio intestatario in bolletta. Nel particolare:
- Dati del nuovo intestatario e cioè nome, cognome, codice fiscale, carta d’identità.
- Dati del vecchio intestatario (anche qui nome, cognome, carta d’identità ecc ecc…).
- Recapito telefonico per ogni tipo di comunicazione al cliente.
- Indirizzo mail per ricevere correttamente tutta la posta elettronica inviata dal fornitore.
- Indirizzo della propria abitazione. Potrebbe anche essere richiesto quello del precedente intestatario, questo per l’invio della bolletta di chiusura, a seconda del caso.
- Vari dati catastali dell’immobile e altre informazioni relative al contratto di riferimento.
- In caso in cui è stata presa la residenza nell’immobile, sarà necessaria anche un’autodichiarazione della residenza, rilasciata dall’ufficio anagrafe del comune in cui si trova la nuova abitazione.
- Codice POD per la luce e codice PDR per il gas. Dati molto importanti visto che identificano esattamente l’utenza.
- Autolettura del contatore (si possono fare direttamente dal contatore).
- Potenza impegnata in kW.
- Coordinate bancarie necessarie per effettuare i vari pagamenti.
Questi i documenti e dati fondamentali per procedere con ogni operazione ed effettuare il cambio intestatario in bolletta. È molto importante tenere sottomano alcune informazioni come codice POD e PDR, visto che sono elementi identificativi dell’utenza dell’abitazione.
Costi e tempistiche del cambio intestatario in bolletta
I lavori prevedono dei costi che cambiano a seconda del tipo di mercato di riferimento (tutelato o libero). Per quanto riguarda le tempistiche non bisogna assolutamente preoccuparsi. Il progresso tecnologico e l’era digitale hanno dimezzato di molto i tempi di burocrazia. Così sarà possibile concludere ogni tipo di operazione nel giro di qualche giorno.
Vuoi maggiori informazioni sulle normative e leggi in vigore? Puoi consultare il sito della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Qui troverai notizie e novità molto utili su tutto ciò che riguarda la casa, il trasloco e l’attivazione delle utenze. Trovi la pagina a questo link.